Da una parte una nevicata come non la si vedeva da anni a fine novembre, dall'altra una strada statale bloccata per sei ore, in quello che si è rivelato un brutto biglietto da visita per la montagna pistoiese e per il settore turistico invernale. Il caos è scoppiato nel pomeriggio di domenica, quando centinaia di automobilisti sprovvisti delle dotazioni invernali si è messo in moto per tornare alle proprie case di pianura. Auto e automobilisti che erano saliti con relativa poca neve al mattino o addirittura il giorno prima e che si sono ritrovati ad affrontare una nevicata molto forte che nel frattempo aveva investito non solo il comprensorio ma l'intero tratto Appenninico fin sui 600 metri di quota.
Risultato: decine di tamponamenti a catena (fortunatamente lievi), auto intraversate e statale completamente bloccata per molte ore. Basti pensare che le auto sono tornate a muoversi verso valle solo dopo le 22. Chi proveniva da Firenze o da Lucca è rincasato non prima di mezzanotte, dopo essere partito da Abetone intorno alle 17. Quasi sette ore per coprire una settantina di chilometri. Come confermato dallo stesso sindaco di Abetone-Cutigliano Danti, sono state molte le cose che non hanno funzionato: una su tutte, l'incoscienza di tanti, troppi automobilisti che si sono spinti a oltre 1300 metri di quota con gomme estive e senza catene. Un comportamento irresponsabile che avrebbe dovuto essere multato dalle forze dell'ordine, come da codice della strada.
Perché avrebbe? Perché di controlli delle forze dell'ordine, al mattino e al pomeriggio, non ce ne sono stati lungo la strada come invece si è visto nelle scorse annate. Infine, i mezzi spargisale, che si sono messi in moto in massa quando la carreggiata era già invasa di auto intraversate bloccate e piccoli tamponamenti, rimanendo a loro volta bloccati. Una brutta storia di poca organizzazione, di cui è difficile trovare un vero responsabile e che va a mortificare il lavoro straordinario di operatori turistici, negozianti, aziende che da quasi due anni attendevano un inizio d'inverno degno di tale nome. L'errore, anzi, gli errori sono stati fatti e la scorsa domenica è stata rovinata. Un peccato, una brutta prova, ma l'inverno deve ancora iniziare: la prossima occasione per fare meglio a livello di viabilità arriverà presto, già il prossimo fine settimana, quando è prevista l'apertura degli impianti di risalita di Abetone e Cutigliano.
Infine, un appello che facciamo noi di Metropoli Rurali: occorre rispetto per la montagna, occorre rispetto per l'Appennino e per la neve che d'inverno cade copiosa dall'alba dei tempi, al netto del cambiamento climatico. É inaccettabile che nel 2021 non uno ma decine se non centinaia di automobilisti si presenti a 1380 metri di quota senza equipaggiamento adatto, oltretutto in una fase nevosa ampiamente prevista da previsioni del tempo e modelli matematici. Occorre coscienza e responsabilità, per il bene di tutti.