Montagna si, montagna no. Vivere in zone rurali, da sempre, comporta sia lati positivi che negativi. L’avvento (o meglio dire il “sopravvento”) della modernità sta tuttavia conducendo a una recente tendenza senza dubbio sorprendente: il ripopolamento graduale dei comprensori a testimonianza di un bisogno sempre crescente di fuga dal contesto urbano, caotico e (stando ahinoi ai recenti sviluppi di conflitti e pandemie) forse sempre meno sicuro. Molte persone (in particolare giovani) scelgono di confrontarsi con un cambio radicale di vita costruendosene una nuova tra i monti, spesso a seguito della perdita del lavoro “cittadino”.
Tragedia? No: tutt’altro! Chiunque opti per il trasferimento sul comprensorio tosco-emiliano godrà certo di aria buona, tranquillità e ritmi di vita più pacati rispetto al classico “centro”. Sì, è vero: il pendolarismo autonomo obbligato per mancanza di mezzi pubblici rimane un fattore invalidante per gli abitanti montani che debbono spostarsi ogni giorno “a valle”. Eppure, la nuova vita di montagna sta a poco a poco gettando le sue radici in totale “alta quota” concentrando dunque in essa non solo quotidianità ma anche attività lavorativa senza il bisogno di scendere in pianura! Ebbene, è un fatto: il lavoro in montagna esiste, seppur in numero limitato dato il basso numero di abitanti ed aziende. Vi sono professioni, spesso intraprese come liberi professionisti ma anche da dipendenti, che sono sempre più richieste e che rendono possibile l’intrapresa del “sogno montano” …che sta pian piano sorpassando quello americano!
Le prime, riguardano senza dubbio guida escursionistica e maestro di sci/snowboard. Non meno importante il lavoro come allevatori di bovini e ovini, la coltivazione agricola, la ristorazione ed il turismo. Il contatto con la natura, che concilia spesso passione con occupazione, è favoloso: vedere poi il risultato dei propri sforzi reso dalla terra o dai sorrisi dei clienti (siano essi seduti a un tavolo o su una tavola da snowboard), ripaga senza dubbio dalle fatiche. Se tali professioni sono le più gettonate, è bene sapere che esse non sono le uniche da poter intraprendere in montagna: sapete che in alcune comunità montane anche essere un elettricista, muratore, idraulico o farmacista può essere fruttuoso?
I paesini del nostro comprensorio sono piccoli, ma hanno comunque bisogno di punti di riferimento! Se un agglomerato urbano non è densamente popolato, poi, la concorrenza è limitata: ti piace vincere facile? Bonci bonci bonbonbon…! Scherzi a parte, la bravura e la professionalità si premiano a valle come in montagna: diciamo solo che, a volte, si tende erroneamente a pensare che un paese non gremito non possa contare su un buon giro di clienti. Provate ad aprire il vostro motore di ricerca e digitare “offerte di lavoro montagna pistoiese”; un altro consiglio, è quello di selezionare le aziende agricole e le strutture turistiche e mandare loro il curriculum. Sarà emozionante e, soprattutto: sarà possibile!