Ah, l’Appennino Tosco-Emiliano! Terra ricca di natura, di fauna e di…leccornie!
Tra enormi distese di faggio, castagno ed abete (come la Foresta del Teso o dell’Orsigna) il periodo che va da inizio agosto a settembre inoltrato è il momento perfetto per la raccolta di un prezioso tesoro montano: i mirtilli!
La delizia nera per eccellenza (riferendosi con tale colore alla varietà di mirtillo da noi più diffusa) prolifica lungo il nostro comprensorio crescendo fino a 2.000 m di altitudine. Lo troviamo nel bosco, ma anche in cespugli lungo percorsi di trekking: ecco perché, molto spesso, i camminatori di settembre se ne riempiono le tasche! Dall’elevato apporto di vitamina K e C, nonché di ferro e potassio, i mirtilli hanno un sapore deciso e delizioso ed un’alta azione antiossidante.
Non solo: essi hanno anche un forte potere anti-infiammatorio e riducono la disbiosi batterica intestinale.
La raccolta dei mirtilli, sia a scopo produttivo ad ampio raggio sia per ricette “caserecce”, è una tradizione da non dimenticare che ci riconnette alla terra e a quella buona e cara “vita di un tempo” di cui la montagna è ancora un prezioso forziere. Raccogliere i mirtilli è un rituale importante che comprende il saper cogliere il momento giusto. Prima di toglierli dal ramo, infatti, essi devono presentarsi totalmente colorati. Niente fretta dunque, ma nemmeno troppa attesa data la loro tendenza ad appassire velocemente e dunque a cadere: osserviamoli e diamo loro lo spazio che meritano…nel nostro recipiente! Sì, esatto: durante la raccolta dei mirtilli è importante utilizzare più contenitori. I mirtilli maturi sono duri, è vero, ma anche facili da schiacciare se troppo pressati gli uni con gli altri. Meglio non riempire eccessivamente un unico barattolo e maneggiarli meno possibile. Va bene, ok: giusto una foto da pubblicare sui social, poi però lasciamoli riposare e continuiamo la raccolta!
Se trovare i mirtilli non è difficile, altrettanto non si può dire della loro conservazione. In generale, è meglio utilizzarli subito per la realizzazione di ricette (confetture, salse, crostate). Tuttavia, se si desidera conservarli meglio tener di conto che fuori dal frigo riescono a mantenersi circa 4 giorni: trascorso questo tempo, il sapore permane gustoso ma la buccia avvizzita li rende, ad esempio, ben poco adatti alle confetture. Riponiamoli in frigo ad una temperatura di 2 o 3 gradi (dunque comune a tutte le case): in questo modo, possiamo conservarli fino a un mese e mezzo! Potete scegliere il freezer, a meno che i mirtilli non siano troppo maturi: se ben chiusi in un sacchetto, si manterranno così fino a 3 o 4 mesi. Una particolare accortezza è quella di non sciacquarli sotto acqua corrente se non poco prima della loro ingestione: la loro “coltre” è infatti necessaria per evitare la formazione di muffa e l’acqua stessa, se non asciugati perfettamente, eleverebbe tale rischio. Lasciamoli “100% naturali”, fino a che non vorremo utilizzarli: mangiamoli gustosamente uno ad uno o utilizziamoli per fantastiche ricette!
Sapete che non importa essere cuochi provetti per far bella figura con i mirtilli? Provate la semplice salsa, ad esempio, per accompagnare gelato, pancake o cheesecake! 200 gr di mirtilli, 125 ml di acqua e 150 gr di zucchero: qualche semplice passaggio e il gioco e fatto.
- versate acqua in un pentolino, portandola ad ebollizione
- aggiungete lo zucchero e mescolate finché non si sarà sciolto
- continuate a far sobbollire il composto, mescolando di tanto in tanto, fino a quando si sarà ridotto di circa metà del volume iniziale
- rimuovete il pentolino dal fuoco
- frullate nel frattempo i mirtilli in apposito mixer ed aggiungeteli allo sciroppo appena creato.
- mescolate, coprite con pellicola e fate intiepidire
Conservate in frigorifero e condividete con i vostri cari! Se poi ve ne avanza un poco per la redazione di Metropoli Rurali Alto Reno… noi siamo qui!