Dedicato a chi abita o vuole tornare a vivere in collina o in montagna
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Ha ottime proprietà terapeutiche, cresce in maniera consistente nel nostro Appenino con particolare diffusione nella valle dell’Alto Reno ed incontrarla a polpacci scoperti può non rivelarsi piacevole. Un facile indovinello, che segna il seguito della piccola rubrica sulle “erbe officinali montane”: quelle piante “curative”, in soldoni, dai cui componenti derivano infusi, pastiglie, decotti e preparati con lo scopo di alleviare dolori e patologie. Dal carattere “urente” – dunque bruciante- tutti almeno una volta ne abbiamo sentito il “pizzicore” su gambe o caviglie nel bel mezzo di una scampagnata all’aperto: l’ortica - di lei si parla - non è tuttavia solo una pianta “scorbutica” ma anche un dono naturale al quale si riconoscono comprovati benefici.


Astringente, antinfiammatoria, diuretica, cardiotonica, stimolante del metabolismo: l’ortica ricopre le sue foglie di peli urticanti sembrando nascondere, ad un primo acchito, le sue benefiche proprietà. Proprio le foglie, infatti, se cotte ed essiccate diventano valide alleate per difendere e curare il nostro organismo quando colpito da disturbi. Ricca di ferro e acido folico, i derivati dall’ortica sono particolarmente indicati in caso di anemia. Grazie alle sue proprietà vasocostrittrici, inoltre, è valida per fermare le emorragie nasali o curare cicli mestruali abbondanti. Aiuta a combattere la cistite, l’artrite e regala una forte carica ricostituente rivelandosi spesso un’azzeccata scelta dopo periodi di febbre, malattia o convalescenza.

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È ottima per aumentare il metabolismo, così come per favorire la produzione di latte materno: ideale anche da sorseggiare in caso di noiosi mal di pancia, grazie alla presenza dei tannini notoriamente astringenti. Gli erbari del 500 affermavano che i fiori d’ortica ingeriti assieme al vino avessero il magico potere di aumentare la lussuria: nel Medioevo, si utilizzava come talismano per proteggersi dalle streghe. Dai secoli che furono ad oggi, l’ortica è certo una pianta poliedrica il cui carattere “poco socievole” dato dallo stelo urticante fa sorprendere, quando la si scopre in realtà così benevola nei molteplici utilizzi. Detta anche “fiore della montagna”, nasce spontanea e diffusa affascinando come una poetessa ritrosa che detiene in realtà un cuore d’oro. Per gustarne un decotto casalingo, acquistiamone foglie o radici essiccate e lasciamone in infusione circa 4 grammi in una tazza di acqua bollente.



Non solo: se mescoliamo un cucchiaio di foglie secche in 1,5 lt di acqua bollente e vi avviciniamo il viso coperti da un asciugamano, il risultato saranno fumenti davvero efficaci per depurare la pelle grassa. E la frittata, l’avete provata? E l’impacco per capelli utile per contrastarne la caduta? Qualsiasi sia l’utilizzo dell’ortica, quando si tratta di quello alimentare facciamo sempre bene attenzione al “fai da te”. Meglio rivolgersi a farmacie o erboristerie: le erbe ci sono amiche, a patto che se ne conoscano bene gli utilizzi onde evitare controindicazioni o spiacevoli attacchi allergici!

 

 

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